Visualizzazione post con etichetta aicare award. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aicare award. Mostra tutti i post

"L'orto delle meraviglie" nelle parole di Maria De Biase

"Le ideologie sono libertà mentre si fanno,

oppressione quando sono fatte"

Mi viene in mente questa riflessione di Jean Paul Sartre durante la lettura de L’orto delle meraviglie di Emilio Bertoncini (MdS Editore) perché realizzare un orto oggi è “un atto rivoluzionario” diventato di moda, come sostiene Francesca Durastanti nella sua bella prefazione, e quando qualcosa è di moda il rischio frequente è perderne il senso iniziale ed essenziale.

Seguire la moda senza conoscere l’essenza di un movimento è un po’ la caratteristica della nostra epoca, una ferita che chi lavora nella scuola sa quanto sia difficile da guarire. Quante scuole, infatti, realizzano orti scolastici e li celebrano in TV o altrove festeggiando con stoviglie di plastica? La moda è una facciata sfacciata che cavalca l’onda con secondi fini, quasi mai disinteressati e puri.

Il lavoro di Bertoncini invece mi è piaciuto molto proprio perché è per chi fa sul serio, non è per chi non vuole sporcarsi le mani o peggio ancora per chi sostiene che i “prodotti dell’orto non si possono mangiare perché si tratta di cibo non controllato”.
Le “meraviglie” dell’orticoltura didattica a scuola, promesse già nel titolo, naturalmente si provano solo se si ha fiducia nella terra e fidarsi significa mangiare ciò che si produce perché è stato controllato ogni giorno con il proprio lavoro fatto di attenzioni e di cure.
Per questo l’orticoltura didattica si muove nel terreno dei saperi dove “la natura istruisce senza imporre” e il manuale di Emilio Bertoncini bene si inserisce su questa linea perché, in maniera pratica, semplice e preziosa, fa in modo che la terra ci insegni di nuovo a lavorare, a cooperare, a produrre e ad esserne poi soddisfatti.

Aggiungo che consiglio vivamente il libro ai docenti e ai dirigenti di tutte le scuole che intendono realizzare orti scolastici, ma anche a quelle scuole che già lo fanno. E' un utile strumento di lavoro che aiuta con serietà e professionalità. Un bel libro di testo che potrebbe sostituire o integrare i tanti libri che, spesso, restano inutilizzati nelle nostre scuole. Una buona lettura anche per i genitori che volessero accompagnare i loro figli in questo apprendimento. 

Insomma, "L'orto delle meraviglie" può essere definito a tutti gli effetti un libro didattico!

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Maria De Biase è Dirigente Scolastica presso l'ICS "Teodoro Gaza" di San Giovanni a Piro (SA). Il video che presenta il suo progetto di "Ecomerenda a scuola" ha vinto l'Agricoltura Civica Award 2013 organizzato da "AiCARE - Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile ed Etica". E' vincitrice del "Premio del Cittadino Europeo" dell'anno 2015 insignitole dal Parlamento Europeo.








Semine, novità e comunicazione

I semi del grano
L'autunno del 2013 è del tutto particolare per gli orti scolastici di cui si raccontano le vicende in questo blog. Lo è per motivi climatici, ma anche per le opportunità di raccontarsi che via via si sono offerte.

Tra gli eventi di maggiore importanza per l'orto nato la scorsa estate presso la "The bilingual school of Lucca" sono sicuramente da segnalare la semina del grano e delle fave, oltre alla piantagione delle cipolle.

Il grano è stato seminato nel "giardino segreto" della villa che ospita la scuola. La lavorazione della terra in vista della semina ha visto andare in scena un "fuori programma" che ha coinvolto alcuni bambini in un pomeriggio. Durante la vangatura si è scatenata una vera e propria caccia al lombrico che ci ha permesso di fare una sorta di censimento dai dati molto incoraggianti: in circa 5 metri quadrati di terreno abbiamo trovato oltre 80 lombrichi. E' il segno di una vivacità biologica che descrive sia un terreno fertile, sia un terreno vivo.
Il grano cresce!

Nei giorni successivi abbiamo seminato con l'aiuto di tutti i bambini, da quelli di 3 anni fino ai bimbi della seconda elementare. Dopo pochi giorni si sono visti i risultati e le brave insegnanti hanno preso la palla al balzo per portare l'orto nella didattica: ogni settimana vengono misurate le piante e sarà costruita la curva di accrescimento. Niente male come inizio!


Ma che strane radici!
Se le cipolle offrono, per ora, più spunti di educazione civica che altro, le fave ci hanno proiettati nell'affascinante mondo delle radici. Come? Grazie ad uno speciale kit in cui è stata fatta la semina che permette di far crescere le radici in tre ambienti diversi (terra, aria e acqua) e di farne un confronto molto immediato. Non sono mancate domande e riflessioni da parti di molti bambini.

Intanto alla scuola di Nave (LU) sono in attiva crescita cardoni e cavolfiori piantati nel mese di settembre in uno dei cassoni presenti nell'orto fin dal 2008.  Il giardino si è arricchito di alcune piante rampicanti utilizzate per coprire una parte del muro di cinta ed altre ne saranno aggiunte nei prossimi mesi.
I bruchi della cavolaia in azione
Qualche giorno fa una visita molto speciale ha animato la vita dell'orto: sono arrivati bruchi della cavolaia. Poco male, perché questo ha dato subito un'importante occasione per fare osservazioni e i bambini sono stati accompagnati dalle insegnanti a vedere questa novità per poi lavorarci sia in conversazione e col disegno. Queste occasioni sono preziose perché i bambini hanno modo di vedere da vicino i bruchi e i loro effetti, cioè una realtà biologica che l'agricoltore deve imparare a gestire.

L'orto della scuola di Nave, però, quest'anno andrà in contro a diverse novità e la prima è arrivata un paio di sabati fa: abbiamo montato la nuova serra di cui disponiamo e che ospita già alcuni contenitori con sub-irrigazione per la coltivazione di ortaggi.
Ecco la nostra serra!

Si tratta di una novità resa possibile dall'impegno della dirigenza scolastica nel trovare fondi per l'acquisto di materiali ed attrezzature.
I prossimi passi saranno la messa a dimora di alcuni alberi da frutto e viti che arricchiranno l'orto della scuola.



Il progetto ha vissuto due importanti momenti di notorietà e comunicazione al mondo, entrambi scaturiti dall'Agricoltura Civica Award 2013.

Il primo è stato la partecipazione ad un "workshop di comunicazione all'aria aperta" che ha visto riuniti i progetti del concorso che meglio hanno saputo comunicare.
Il gruppo del workshop
L'obiettivo è stato quello di migliorare ancora la comunicazione attraverso il web e, in particolare, i social network.

Il secondo momento è di quelli "che non si dimenticano": gli orti scolastici si sono raccontati al convegno "Agricoltura e innovazione sociale - dalle pratiche alle future pratiche di sviluppo" ad Agri&Tour. Detta così, però, la cosa è un po' riduttiva: siamo stati una della 4 pratiche che fanno innovazione e a cui si chiede di prestare attenzione per le future politiche di supporto. Di questo dobbiamo ringraziare (e lo facciamo volentieri) AiCARE e l'attenzione che tutti al convegno ci hanno prestato.

Eccoci nel programma del convegno
Ora si va vanti, anche per cercare un sostegno per ripartire con gli orti delle scuole di Pietrasanta nella prossima primavera.

Intanto l'Orto del Giardino della Lumaca, proprio a Pietrasanta, chiede aiuto e spera di diventare, a modo suo, famoso. Di questo parleremo tra qualche tempo.

Coltiviamo un sogno

Questo blog è uno strumento destinato a diffondere e condividere la sfida che stiamo portando avanti: utilizzare l'orto a scuola come uno strumento per insegnare. Quindi non facciamo l'orto per fare l'orto ma coltiviamo ortaggi per fornire alla scuola uno strumento col quale superare la divisione in discipline tipica della scuola stessa.

Un esempio? Proprio ieri una bambina ha detto "lo sai che se noi coltiviamo il grano a scuola è perché nell'antichità una donna ha scoperto che i semi della piante di cui venivano raccolti i frutti facevano nascere nuove piante quando cadevano a terra?". Eccoci al dunque: il grano seminato insieme ha avviato una riflessione durante la lezione di storia e quella riflessione è tornata nell'orto della scuola.

Proprio perché risultati del genere non possono rimanere patrimonio di pochi, a questo blog è stata affiancata una pagina Facebook e ci si dà da fare per fare in modo che il messaggio arrivi più lontano possibile. La pagina "scrivono di noi" di questo blog ha i link ai siti web che parlano (o scrivono?) di noi per ricambiare, almeno a titolo di cortesia, l'attenzione che ci viene dimostrata.

In questi giorni sono avvenuti due fatti in linea con queste linee di divulgazione che ci piace sottolineare.

Il primo è la pubblicazione di un'intervista all'ideatore del nostro progetto da parte del quotidiano on-line "Lo Schermo", una testata che ha una certa importanza a Lucca e provincia, cioè dove il nostro progetto viene portato avanti. Per il progetto è una grande occasione di visibilità proprio localmente dove, per assurdo, c'è chi non ci conosce o ci confonde con altre iniziative aventi una valenza diversa, seppur legate all'orto a scuola.

La seconda ha, invece, un respiro ben più ampio e ci inorgoglisce non poco: il progetto è finalista nell'Agricoltura Civica Award 2013 nella categoria "Orti condivisi". Si tratta di un concorso biennale giunto alla terza edizione il cui obiettivo è quello di far emergere le pratiche di Agricoltura Civica presenti nel paese, per farle incontrare tra loro e farle conoscere dalla collettività in modo da creare una conoscenza condivisa ed allargata di queste importanti forme di innovazione sociale. In questo momento è possibile esprimere il gradimento nei confronti del nostro progetto visitando la pagina ad esso dedicata e cliccando su "mi piace" o condividendo sui social media.

Inutile dire che per il nostro progetto essere tra i finalisti di un prestigioso concorso promosso dall'Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile (AICARE) col patrocinio di INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) è, di per sè, un grande risultato.

Noi continuiamo con ancora più entusiasmo il lavoro con i bambini nelle scuole ma coltiviamo un sogno: quello di vedere riconosciuto lo sforzo di molti amici e sostenitori con un buon piazzamento nella finale. Non ci rimane che incrociare le dita, così come spesso fanno gli agricoltori dopo aver interrato i semi...