domenica 16 settembre 2018

7 consigli per l'orto del nuovo anno scolastico

Gli orti scolastici sono sempre più al centro dell'attenzione e dell'interesse. Proprio per questo motivo l'inizio dell'anno scolastico potrebbe essere un momento di "buoni propositi" destinato a scontrarsi con una realtà, quella dell'orto, che non sempre si evolve come vogliamo. E' per questo che abbiamo deciso di formulare 6 consigli rivolti a chi sta per imbarcarsi in questa bella avventura.

Il primo consiglio - L'orto scolastico è un orto didattico che nasce all'interno della scuola. La sua funzione prevalente, quindi, è quella di spazio/luogo in cui la scuola assolve al proprio compito di insegnare (forse anche di educare?). L'orto non ha bisogno di essere bello o conforme ai canoni agronomici del momento. L'orto scolastico è un laboratorio in cui si apprende, talora facendo degli errori finalizzati alla comprensione di fenomeni, regole e tecniche. Il consiglio? Lasciate perdere l'estetica, sovvertite le regole e sperimentate.

Il secondo consiglio - Nessun orto è un luogo in cui le cose accadono per caso. Gli orti sono un progetto che prende forma. L'orto domestico nasce dai nostri fabbisogni in cucina, cioè vi coltiviamo gli ortaggi che intendiamo utilizzare per preparare i nostri pasti. La stessa regola vale per l'orto scolastico, solo che gli obiettivi sono ben diversi dal rifornire una mensa (ma non si sa mai!). L'orto scolastico è un laboratorio per le menti, per i comportamenti, per l'apprendimento. Il consiglio? Progettate l'orto sulla base degli obiettivi didattici ed educativi che nascono da un confronto tra i suoi attori (bambini/ragazzi, insegnanti, educatori, esperti, ecc.).

Il terzo consiglio - Paolo Pejrone ha scritto "In giardino non si è mai soli". Nell'orto questo è ancora più vero. E tra i possibili compagni di avventura ci sono i parassiti e le malattie delle piante. Ciò che desta preoccupazione nell'agricoltura svolta su scala territoriale e determina la necessità di effettuare trattamenti antiparassitari nella scuola è una ghiottissima occasione di apprendimento. Lo è per conoscere le interazioni tra gli organismi di un agro-ecosistema e per scoprire modi nuovi e più sostenibili di fare agricoltura. Il consiglio? Cogliete l'occasione per osservare cosa accade nell'orto quando arrivano malattie e parassiti e, quando sarà l'ora di intervenire, fatelo secondo i canoni dell'agricoltura biologica.

Il quarto consiglio - L'orto, a differenza della palestra o della scuola stessa, rinasce ogni anno, di solito più volte l'anno. Questo offre immense possibilità di scoperta. L'inizio della scuola può corrispondere al momento in cui si tolgono le piante estive, magari sopravvissute grazie al lavoro di qualche collaboratore o dei bambini che hanno accesso alla scuola in estate. Questo momento consente di scoprire come sono fatte le piante, che forma hanno le loro radici, quanta terra sono in grado di trattenere, gli odori della terra e così via. Terminata questa operazione si metteranno a dimora piante nuove e sarà una sorta di rinascita o, almeno, di metamorfosi. Il consiglio? Cogliete questo momento per sottolineare il lavoro fatto insieme e la rinascita di qualcosa che è di tutti, di un vero bene collettivo.

Il quinto consiglio - L'orto è frutto di un progetto, ma non esiste un progetto migliore degli altri o adatto per tutti. L'orto scolastico richiede, poi, un'abilità speciale: quella di cogliere al volo l'occasione per rimodellare la didattica in base a ciò che accade. L'imprevisto è spesso portatore di spunti più interessati di quello che abbiamo programmato. Il consiglio? Tenetevi la libertà di cambiare programmi, di cogliere spunti e di seguire quello che l'orto sa darvi sorprendendovi.

Il sesto consiglio - L'orto a scuola non è una novità e in passato molti, in molti luoghi e in molti modi, si sono dedicati a questa avventura. Alcuni casi di successo e, soprattutto, l'esperienza che ha ispirato questo blog e il sito www.ortiscolastici.it si sono raccontati in un libro dal quale si possono attingere molti input. Il consiglio? Leggete la recensione scritta dalla Dirigente Scolastica Maria De Biase (si, quella dell'ecomerenda a scuola) e poi procuratevi il libro "L'orto delle meraviglie" , vero scrigno di esperienze di orticoltura didattica a scuola.

Un bel manuale e altri esempi li trovate nel libro "Evviva l'orto che ci fa sporcare" edito dalla Regione Marche.


Il settimo consiglio - Scoprite come, grazie a uno sponsor (azienda, associazione, gruppo di genitori, benefattore, ecc.), la Vostra scuola potrebbe ricevere in dono un corso di formazione sul tema degli orti scolastici scrivendo a info@ortiscolastici.it (oggetto della mail: corso con sponsorizzazione).

E ora buon lavoro!