Le letture che ci ispirano

Questa è una pagina funzionale, quasi un bacheca in cui appuntiamo e segnaliamo alcune letture che ci aiutano ed ispirano. Non è una semplice raccolta di titoli ma la segnalazione di testi e libri che ci forniscono spunti, conferme e smentite che fanno cambiare il nostro modo di fare orticoltura didattica.



"Evviva l’Orto che ci fa sporcare! - la Biodiversità agraria delle Marche entra ascuola", di S. Battisti, E. Bertoncini, C. Margaritelli, A. Micheletti, M. Moroni, L. Valenti

L'esperienza da cui scaturisce questo blog incontra quella ultraventennale della Regione Marche. Il libro tratta gli aspetti didattici e educativi che ne conseguono e delinea il format marchigiano per orti scolastici. Format che potrebbe essere mutuato in ogni regione d'Italia.

Cliccando sul titolo del libro e seguendo il link è possibile scaricare il libro in pdf in versione integrale.



"L'orto delle meraviglie" di E. Bertoncini

Nato dall'esperienza narrata in questo blog, è un manuale rivolto a insegnanti, educatori e altre figure interessate a sviluppare esperienze di orticoltura didattica a scuola.

Il manuale fornisce numerose idee per trasformare l’orto scolastico in un luogo di apprendimento, suggerisce soluzioni tecniche per la coltivazione anche in scuole prive di un terreno fertile e accompagna il lettore tra spunti e riflessioni di carattere pedagogico.  




"Fuori: Suggestioninell'incontro tra educazione e natura", a cura di Monica Guerra

Una bella lettura con contributi diversificati in merito a cosa possa significare fare educazione "fuori", anche in relazione al "dentro" e alla nuova dimensione "naturale" dell'ecosistema educativo. La discussione è affidata al contributo di pedagogisti, educatori, studiosi ed esperti di differenti ambiti disciplinari che, a partire da una parola chiave, propongono un approfondimento dal proprio osservatorio di ricerca ed esperienza, esplorando le molte possibilità che il binomio educazione-natura offre.




Dell’eterogeneità di materiali da cui l'educazione e la scuola sono abitate, il volume discute una parte specifica, selezionata e forse ancora piuttosto trascurata, quella relativa a quei materiali ancora meno consueti nell'utilizzo degli educatori e degli insegnanti che, per le loro caratteristiche, possono essere identificati come materiali non strutturati, cioè materiali non orientati a un utilizzo univoco e predefinito, ma che prevedono una possibilità di azioni flessibili e composite. In particolare, ci si riferisce a tre tipologie specifiche: i materiali naturali, quelli di recupero e quelli di scarto industriale. Tra questi i materiali con cui si svolgono le esperienze di orticoltura didattica a scuola.



"Extraterrestri in campagna - Quando insegnanti e ragazzi sbarcano in fattoria didattica", di F. Bertolino, Annamaria Piccinelli e Anna Perazzone.

Una bella lettura con contributi diversificati in merito a cosa possa significare fare educazione "fuori", anche in relazione al "dentro" e alla nuova dimensione "naturale" dell'ecosistema educativo. La discussione è affidata al contributo di pedagogisti, educatori, studiosi ed esperti di differenti ambiti disciplinari che, a partire da una parola chiave, propongono un approfondimento dal proprio osservatorio di ricerca ed esperienza, esplorando le molte possibilità che il binomio educazione-natura offre. Il quadro che si compone, a un tempo ricorsivo e poliedrico, mette in luce le diverse questioni che intercorrono nell'incontro con il mondo, trasversali alla più ampia esperienza di vita e di apprendimento.  



"La pedagogia della lumaca - per una scuola lenta e non violenta", di G. Zavalloni

Un libro scritto da chi la scuola l'ha vissuta in prima persona in ruoli diversi. Un libro che invita a cambiare, a porre di nuovo al centro la persona. Un libro in cui si nascondono per poi rivelarsi tanti piccoli e grandi concetti che possono crescere tra gli ortaggi coltivati a scuola.




"Orticoltura (eroica) urbana", di E. Bertoncini

Un urlo liberatorio lanciato da parte di chi, ogni giorno, cerca di migliorare questo nostro strano mondo senza gettare via ciò che ha di buono. Un inno alla consapevolezza che ognuno di noi possa fare qualcosa per una rivoluzione pacifica e fondamentale: quella della riappropriazione della capacità di produrre cibo.





"Ecoalfabeto", di Fritjof Capra

ome insegnare ai bambini nel modo più diretto ed efficace i principi base dell'ecologia e del pensiero sistemico? Facendogli creare e coltivare un orto all'interno della scuola. In questi due articoli Fritjof Capra condensa i concetti che stanno alla base della "ecoliteracy", ossia l'insegnamento dei cicli e del linguaggio della natura, rendendo comprensibili i concetti più complessi e presentando le più recenti teorie scientifiche.





Un libro che riassume in modo chiaro, sintetico, ma anche poetico e commovente, tutte le motivazioni per creare e prendersi cura di un pezzo di terra. Una vera fonte di ispirazione.







"L'orto di un perdigiorno", di Pia Pera

In questo libro Pia Pera ci trasmette felicità descrivendo il suo apprendistato nei campi, la sua nuova vita in un podere della campagna toscana dove ha cercato di riannodare il legame spezzato con la terra. E ci suggerisce anche che invertire il senso di marcia di un'economia che sta distruggendo il nostro pianeta è possibile. Come pure coltivare parte del cibo che mangiamo, non sprecare troppo, inquinare un po' meno.




"Orti di pace", a cura di Gianfranco Zavalloni

Nelle scuole, nei centri sociali, nelle carceri, negli ospedali, nelle comunità, nei quartieri si coltivano orti tutti i giorni. In tutti i paesi del mondo, a tutte le altitudini e nelle condizioni più estreme, ci sono orti. L'orto è la misura minima con cui l'umanità si confronta per poter rispondere al bisogno fondamentale e quotidiano di cibo. Creare una rete di "Orti di pace" è un'esperienza e nel contempo una proposta.




"Slow School", di Penny Ritscher

Bambini coccolati, colmi di cose ma poveri di autonomia, che non sanno più giocare con “niente”, organizzandosi tra loro in progetti infiniti. Rispecchiano una società in crisi (non solo economica).
La scuola può rappresentare un’oasi di buon senso e di calma, ma occorre ripensare la scala dei valori, superare l’ansia di una presunta “produttività”, ritrovare il tempo per organizzare un ambiente quotidiano ricco di esperienze dirette, coltivare il piacere del pensiero, parlare e ragionare insieme.   



"L'insalata era nell'orto", di Nadia Nicoletti

Per bambini curiosi, genitori (nonni, fratelli...) volenterosi e insegnanti entusiasti un prezioso manuale che insegna passo passo la cura, la preparazione e la manutenzione di un orto.
E per diventare dei perfetti ortolani in erba non serve un grande spazio: basta anche un pezzo molto piccolo di terra, o qualche vaso sul balcone: quello che non deve mancare sono l'amore e l'attenzione. E in fondo al libro, tante gustose ricette per portare in tavola il proprio raccolto!



"Come fare l’orto biologico", di Sara Petrucci

Coltivare l'orto in armonia con l’ambiente è possibile e alla portata di tutti. Attraverso le buone pratiche, senza l’uso di pesticidi o di concimi chimici, l’agricoltura biologica ci mette a disposizione gli strumenti per entrare in sintonia con l’ecosistema orto. Il libro fornisce le nozioni di base per far crescere la nostra verdura secondo un metodo ecocompatibile a tutto tondo.




"Il Piacere dell'orto", un manuale Slow Food realizzato da A. Arossa, P. Bolzacchini e E. Giraudo

Un invito a coltivare un orto buono, pulito e giusto, perché racconta come fare crescere le piante migliori per il territorio in cui si abita, con tecniche meno dispendiose e più ecologiche. Senza dimenticare che l'orto, prima di ogni altra cosa, deve gratificare a chi lo cura.




"L'orto in cucina con i bambini", di Amanda Grant

Tanti esempi e suggerimenti per trasformare in assaggi i prodotti dell'orto realizzati con i bambini.








"La vita segreta dell'orto", di Gerda Muller

Un viaggio tra idee e bellissimi disegni che possono ispirare i bambini ad iniziare la coltivazione di un orto