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Torna il corso dedicato agli orti scolastici

Si svolgerà nei giorni 21 e 22 di marzo a Lucca la prossima edizione del corso dedicato agli orti scolastici.

Ancora una volta sarà frutto di una collaborazione tra Emilio Bertoncini e AiCARE, l'Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile ed Etica.

Il corso si prefigge lo scopo di fornire gli strumenti e le conoscenze per avviare un percorso di orticoltura didattica a scuola. Partendo dall'esperienza del docente, che dal 2008 cura orti scolastici in varie scuole, saranno affrontati argomenti come le motivazioni che portano alla scelta di allestire un orto scolastico, gli adattamenti necessari in funzione del tipo di scuola e dell'età dei bambini/ragazzi, le soluzioni per le scuole con suolo coltivabile, i kit utilizzabili per realizzare esperienze anche in scuole prive di suolo coltivabile, le attrezzature necessarie, le colture praticabili e le rispettive cure colturali, i collegamenti didattici con le discipline scolastiche. Sarà presentata una casistica di approfondimenti ed esperienze realizzabili nelle scuole munite di orto scolastico.

Ecco le principali caratteristiche del corso:


  • Destinatari: insegnanti, operatori della didattica e dell'educazione ambientale e chiunque interessato, a vario titolo, alle tematiche descritte
  • Durata: 12 ore in un week-end, da sabato mattina a domenica all'ora di pranzo, il 21 e 22 marzo 2015
  • Modalità: didattica frontale, momenti di discussione in plenaria e visita ad un orto scolastico (domenica pomeriggio è prevista una seconda visita facoltativa all'orto didattico della scuola Nave LU).
  • Sede: l'intero corso si svolgerà presso la The Bilingual School of Lucca, realtà in cui viene portata avanti un'esperienza di orticoltura didattica a scuola, che si trova a Lucca in Via Matteo Civitali, 178
  • Costi di partecipazione: € 175,00 a persona che comprendono: partecipazione al corso, dispensa, documenti e materiali utili per il lavoro forniti su piattaforma informatica, n.1 copia del libro “Orticoltura (eroica) urbana” di Emilio Bertoncini (MdS editore). Sono esclusi dalla quota vitto e alloggio
  • Modalità di iscrizione: Segnala il tuo interesse inviando una mail all'indirizzo posta@aicare.it e riceverai tutte le informazioni
  • Iscrizioni: entro le ore 20:00 del 17 marzo
  • Il docente: Emilio Bertoncini, agronomo e guida ambientale, curatore di www.ortiscolastici.it e finalista dell'Agricoltura Civica Award 2013 col progetto degli Orti Scolastici. Collabora con la Regione Marche per il progetto Ortoincontro riguardante i temi degli orti urbani e scolastici.
  • Il corso sarà attivato con un numero minimo di 10 iscritti.






Cavolfiori in fuga, orti user friendly e spin off...

La testa del cavolfiore
L'orto a scuola insegna molte cose. Una di queste è che i risultati migliori si ottengono col tempo. Così i cavolfiori piantati in settembre sono riusciti a passare inosservati per mesi, quasi abbandonati in un angolo del giardino che ospita l'orto in contenitori, per poi regalare una bella sorpresa nel mese di febbraio. Un giorno le loro teste hanno fatto capolino per mostrarsi ai bambini. Nessuna magia: solo il normale svolgimento del ciclo vitale della pianta. Di otto piante di cavolfiore 7 hanno donato la loro testa che è finita in una pentola a bollire per un assaggio di grande successo. Una però...

Il cavolfiore in fuga
Una è sopravvissuta o, come ci piace dire, è andata in fuga: è ancora sulla pianta per darle modo di terminare il proprio lavoro. Essa produrrà i fiori e ci permetterà di scoprire la siliqua, il bel frutto delle piante della famiglia delle crucifere (o brassicacee). Ogni cultore dell'orto potrebbe obiettare che si è perso un prodotto. Lo farebbe nel pieno della ragione, ma il prodotto dell'orto scolastico è la conoscenza e, di questo siamo convinti, una conoscenza consapevole perché frutto dell'esperienza diretta. L'orto scolastico è un luogo di sperimentazione a fini didattici, non un luogo in cui ci si limita a coltivare o ad imparare a coltivare.

Questa affermazione ci conduce ad una riflessione che prende le mosse dal destino di un'esperienza di orticoltura didattica che è nata con noi per poi vedere attivi altri. Si tratta del lavoro fatto in una scuola in cui per un anno abbiamo lavorato con i bambini e nella quale il venire meno della sponsorizzazione che sosteneva il progetto ha determinato il coinvolgimento di un'associazione di agricoltori. 

L'orto a misura di didattica per i bambini (sopra)
e l'orto a misura di agricoltore (sotto)
Questo avvicendamento ha avuto il pregio di non far scomparire l'orto dalla scuola, fatto che avrebbe impoverito enormemente l'offerta formativa, ma ha determinato un forte mutamento dell'approccio all'orto scolastico. Esso si è rapidamente trasformato da strumento per svolgere la didattica e a tal fine progettato in un orto dalla fisionomia più familiare, ma anche meno adatto alla didattica. Le sue dimensioni sono cresciute ma l'accessibilità è diminuita. Sono venuti meno gli spazi inerbiti in cui far muovere i bimbi anche quando la pioggia trasforma la terra in fango, sono scomparsi gli spazi per far lavorare i bambini e, soprattutto, le lavorazioni di inizio anno sono state svolte con un piccolo trattore. Questo è logico dal punto di vista dell'agricoltore, ma trasmette un messaggio che a noi non piace: per coltivare c'è bisogno di macchine potenti. Se è così, come potrà un bambino fare il suo piccolo orticello a casa? Come potrà uno dei suoi familiari lavorare la terra se non ha il trattore? A noi questo approccio proprio non piace: ci vuole coerenza in un progetto di orticoltura didattica e, se si insegna a coltivare ai bambini, lo si deve fare fornendo loro spunti che rendano l'orto user friendly.

Lo spazio dedicato all'orto sul balcone dell'Orto Didattico Urbano
Questa coerenza ci porta all'ultimo argomento che vogliamo trattare: lo spin off del nostro progetto. Negli spazi della The Bilingual School of Lucca che già ospitano l'orto scolastico, grazie alla collaborazione tra la scuola ed Ecoland, è nato l'Orto Didattico Urbano. Di cosa si tratta? Di uno spazio cittadino in cui cresce un orto destinato ad ospitare seminari, incontri e laboratori sul tema dell'orto in città. Esso include l'orto scolastico ma è più grande e, soprattutto, si apre al mondo proprio in occasione delle varie iniziative didattiche. Cosa c'entra con la coerenza di cui stavamo parlando? L'ampliamento dell'orto ha comportato e comporta la lavorazione del terreno in nuove zone. Si tratta di decine e decine di metri quadrati e un bel motocoltivatore avrebbe abbreviato i tempi. Abbiamo scelto di fare il lavoro con la vanga per offrire ai bambini, anche nei momenti liberi e di partecipazione non strutturata alla vita dell'orto, un messaggio coerente con quello fornito a cose normali: coltivare la terra è un gesto semplice e alla portata di tutti. Ci sarà tempo per loro prima di scoprire le necessità di ottimizzazione che l'economia di oggi ci richiede. Nel frattempo potranno apprezzare tutto il piacere di gustare i prodotti del proprio lavoro, un lavoro fatto senza scorciatoie e apprezzando ciò che la natura sa dare, anche in città. Volete forse scambiare il frastuono di un motore col canto degli uccellini?!?

Anno nuovo...

E' iniziato il nuovo anno scolastico e la nostra avventura nel mondo dell'orticoltura didattica a scuola ha le proprie novità. Alcune sono decisamente buone, altre impongono il superamento di qualche difficoltà.

Partiamo proprio da queste ultime: lo sponsor che negli ultimi anni ha sostenuto il progetto nelle scuole di Pietrasanta ha deciso un nuovo approccio alla didattica e in questo momento siamo in cerca di nuovi sostenitori. Il progetto spera di trovare chi potrà offrire risorse per far ripartire tutto. Noi intanto ringraziamo Giardini della Versilia per lo straordinario sostegno che ci ha fornito per ben due anni. Inoltre, seguiamo con occhio attento la nuova iniziativa: l'orto delle meraviglie diventerà, infatti, un orto visitabile presso il garden. Lo consideriamo uno spin off del nostro progetto e ci piace l'idea che possa avere un proprio successo autonomo.

Le altre novità, invece, sono tutte molto incoraggianti. Ma andiamo in ordine.

L'orto della scuola di Nave (LU) si arricchisce grazie ad un contributo economico del Comune di Lucca che ha finanziato l'acquisto di materiali ed attrezzature. Si va da una serra a numerosi kit per l'orticoltura didattica, da piante da frutto a piccoli attrezzi per i bambini. E' forse il momento più importante, in termini di arricchimento logistico, dalla nascita del progetto.
Ne siamo felici e non vediamo l'ora di disporre del materiale per imprimere la nuova svolta!

Intanto l'orto della The Bilingual School of Lucca, nato in occasione dei summer camp, è al centro di interessanti cambiamenti e novità: si allargherà, sia in piena terra, sia attraverso nuovi contenitori, al giardino segreto della villa che ospita la scuola e sarà integrato in un più ampio progetto di realizzazione di un orto didattico urbano. Si tratta di un'esperienza estremamente innovativa e non priva di qualche rischio, ma il dado è tratto e non si torna indietro.

Mancano due novità all'appello.

La prima è un'importante collaborazione con AiCARE con la quale abbiamo ideato e organizzato il primo corso dal titolo "Orti scolastici e orticoltura didattica a scuola". Sarà l'occasione per condividere l'esperienza di questi anni di lavoro negli orti scolastici con insegnanti, educatori e chiunque sia interessato a questo importante tema.

Infine, a breve porremo in vendita specifici kit per la realizzazione di esperienze di orticoltura didattica, sia in ambito scolastico, sia in altri contesti. Crediamo che questo dia l'occasione a molte scuole e molti insegnanti di intraprendere l'avventura dell'orto scolastico anche in presenza di risorse limitate.

Non ci rimane che augurarci "buon lavoro" e di riservare le novità sull'Orto del Giardino della Lumaca ad un altro post!