Si intitola "Semina un albero con Emilio" ed è stata lanciata dal curatore di questo blog con le parole che seguono.
Il 21 di novembre è
la giornata dedicata agli alberi, ma anche il mio compleanno. Di
solito sfrutto quest'occasione per festeggiare entrambe le cose in
modo particolare, cioé seminando alberi. Lo faccio nel mio privato
e, per l'intera settimana, nelle scuole e nidi in cui vado per
lavoro. Quest'anno vorrei farlo insieme a chiunque voglia. Poiché
ritrovarsi non è facile, chiedo a chi ne abbia voglia, di farlo a casa
propria, a scuola, in ufficio, al parco e così via e di condividere
il proprio lavoro nella discussione di questo evento.
Ognuno può agire
come vuole, ma io suggerisco di fare così:
- raccogliere
qualche seme di albero (ghiande, pinoli, nocciole, semi volanti di
acero, faggiole, ecc.) nel bosco, in campagna, nel proprio giardino,
in un parco pubblico, all'autogrill o dove si vuole;
- trasformare un
contenitore che verrebbe gettato nei rifiuti in un vaso per la semina
(io, per esempio, uso i vasetti di yogurt bucandoli sul fondo);
- riempirlo di terra
o terriccio e nascondervi un seme (l'operazione può essere ripetuta
più volte con più semi e più vasetti);
- dare acqua,
scattare una fotografia e condividerla con un commento nella
discussione di questo evento;
- continuare a
tenere umida la terra nei prossimi mesi in attesa che l'albero nasca
e cresca.
[Il
video non è supportato da tutti i browser.
Conviene aprirlo
utilizzando la App Youtube
per gli smartphone o browser come Mozilla,
Google
Chrome o Torch cercando
"Semina un albero con Emilio"].
Si tratta di un
gesto semplice che darà origine a molti alberi, una sorta di foresta
diffusa e didattica, che poi decideremo dove trapiantare. Non prima,
però, che arrivi il mio nuovo compleanno!
Durante la giornata
potresti leggere il libro "L'uomo che piantava gli alberi"
(è breve, ti cattura e si legge tutto d'un fiato, meglio se con
amici) o guardare il bel film che ne è scaturito.
Se l'idea ti piace,
condividi l'evento e invita altri amici a farlo.