E’
con un piccolo fallimento che inizia la storia di un percorso che
vuole invitare i bambini del nido d'infanzia "Il nido" di Lucca a
percorrere un tratto di prato all'entrata e all'uscita dal servizio
educativo.
L’idea
nasce nell'anno educativo 2016/17, all'avvio di un progetto di
orticoltura. Lo spazio utilizzabile è un cortile
pavimentato sul perimetro con un prato circolare al centro. Questo fa
sì che i bambini in entrata e uscita percorrano l’area pavimentata
aggirando il prato. Con
l’avvio del progetto il prato si popola di isole ortive che ne
interrompono la monotonia offrendo occasioni per curiosare e giocare
attorno alle piante. Niente cambia, però, all'uscita e all'ingresso
al nido. Volendo inserire nel giardino piante aromatiche per
sfruttare la loro capacità di sollecitare i sensi, nasce l’idea di
disporle a formare un percorso che colleghi il cancello all'ingresso
ai locali del nido. Nonostante il posizionamento di un segnale che
invita a percorrere il nuovo sentiero dei profumi, poco o niente
cambia, però, nelle abitudini. È un fallimento.
L’anno
successivo si decide di utilizzare alcune rondelle di legno per
pavimentare il sentiero. Si tratta di eseguire un piccolo scavo
rimuovendo il cotico erboso e la terra per uno spessore pari a quello
di ciascuna rondella e di sagomarlo seguendo la forma di
quest’ultima. Poi si sistema la rondella nel terreno, si assesta
con qualche colpo di martello, si fa cadere un po’ della terra di
scavo nelle fessure al margine e, infine, si stabilizza il tutto
bagnando. Il tentativo sembra andare a buon fine e c’è anche
un’evoluzione progettuale: si inizia a disporre le rondelle in modo
da indurre alcuni movimenti particolari quando i bambini saltellano
da una all'altra. Proprio questo saltare induce i bambini a
utilizzare il sentiero. Si decide di andare avanti, finché una
mattina accade qualcosa di imprevisto. Arrivando al nido con due
cassette di nuove rondelle, le deposito in un punto distante da
quello in cui avrei voluto piantare ortaggi con i bambini. Due di
loro, però, le individuano e iniziano a trascinarle verso il
percorso.
Io e Silvia, l’educatrice presente, capiamo subito che
sta succedendo qualcosa di speciale e decidiamo di lasciarli fare. In
men che non si dica, quasi tutti i bambini si trovano coinvolti in una
sorta di “progettazione in sito” nella quale dispongono a terra
le rondelle lungo il tratto di sentiero non pavimentato. Provano a
percorrerlo saltellando sulle rondelle e da questo saltellare nascono
le prime modifiche. Infine, si rendono conto di aver messo le
rondelle troppo vicine e di non averne a sufficienza, così le
ridistribuiscono in modo da coprire tutto il percorso. La mattinata
trascorre così, con i bimbi all'opera.
Nei giorni successivi la
pavimentazione viene completata e da quel momento, soprattutto
all'uscita, quando c’è un tempo più disteso, molti bambini
iniziano a percorrere il sentiero saltellando. Dal fallimento è
arrivato un piccolo successo passando per una mattinata che ha
insegnato molto a tutti.
[Esperienza narrata da Emilio Bertoncini - www.emiliobertoncini.com]