La prima volta che ce ne hanno parlato
è entrato direttamente nell'alone della leggenda. E' questo lo
spazio degno di ospitare i racconti legati ad un orto di quasi
duemila metri quadrati nel quale più classi di un istituto
comprensivo scolastico si alternano al lavoro.
Ci sono voluti mesi
prima di assistere ad una presentazione svolta da due figure fondamentali
per l'Orto Scolastico di Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino: Angelo, il dirigente scolastico dell'istituto, e Paolo, un
agricoltore molto speciale che plasma la terra marchigiana, con la
complicità di un video realizzato qualche anno prima, hanno regalato
un pomeriggio memorabile ai partecipanti a "OrtoIncontro",
un corso di formazione organizzato dalla Regione Marche. Memorabile
perché è stata l'occasione per vedere le immagini della vita di
questo orto, ma anche perché i due hanno inscenato un siparietto
capace di mettere insieme divertimento, ilarità e cose molto serie,
come l'educazione dei bambini e il futuro. Fantastico lo sketch
iniziale, involontario ma evocativo di ciò che sarebbe seguito:
Angelo si presenta come dirigente scolastico figlio di contadini e
Paolo lo interrompe dicendo "Angelo, tu lo sai, ma loro no,
quindi dobbiamo dirglielo: io sono un contadino figlio di una
maestra". Forse è questa una delle chiavi del successo di un
orto scolastico che, come più volte abbiamo ripetuto, fa cose meritevoli
senza quasi dargli l'importanza necessaria, almeno sul piano
mediatico. Qualche giorno dopo ci siamo ritrovati a risalire la
vallata che porta a Pergola in compagnia di un manipolo di persone
che guardano al futuro (proprio e degli altri) e credono che un orto
possa essere lo scenario giusto per costruire nuovi percorsi di
sviluppo.
L'accoglienza all'istituto comprensivo di Pergola è stata
meravigliosa: un sorriso da tutti per tutti e, sopratutto, la chiara
evidenza che l'orto scolastico sia un bene comune, uno spazio in cui
si valorizzano le funzioni dell'istituzione Scuola (si, quella con la
S maiuscola). Maestre e professori che si alternano a raccontarci
come l'orto sia un laboratorio che supporta la didattica ordinaria in
tutte le aree disciplinari, bambini e ragazzi orgogliosi di un
patrimonio che li aiuta a crescere, un contadino straordinario
(Paolo) che ha reso le insegnanti pressoché autonome nella gestione
ordinaria dell'orto, il cuoco della mensa interna che ci spiega come
usa i prodotti dell'orto e molto altro.
Ma un orto vive della terra,
ha una sua storia e degli attori. La terra è arrivata quasi per
sbaglio quando un progetto di orti sociali è fallito e il Comune di
Pergola ha deciso di dare quello spazio in uso alla scuola. Nella
scuola un contadino illuminato stava curando un piccolo orto ed è
parso del tutto naturale evolvere in qualcosa di più grande. Angelo,
il dirigente, e tutti gli insegnanti hanno colto al balzo
un'occasione più unica che rara ed è nato quello che mi piace
chiamare, riprendendo il titolo di un progetto a noi caro, "l'Orto
delle Meraviglie". Le meraviglie sono bambini e ragazzi che nel
giorno della nostra visita si alternano al lavoro nell'orto. I più
piccoli con competenza ed entusiasmo raccolgono le fave che più
tardi mangeremo a mensa, i più grandi tagliano il foraggio con la
"falciana" (quella grande falce che i più conoscono come
terribile arma della morte quando viene illustrata in storie e
fumetti) e la affilano battendola.
Non è una recita ben preparata:
lo si capisce dalla naturalezza con cui vengono fatte le cose, dalle
risposte alle domande, dall'orgoglio di bambini che da grandi
capiranno meglio la propria terra. E' un orgoglio buono che non
sconfina nel far mostra di sé. E forse è proprio per questo che
questo orto incredibile circoscrive la propria notorietà ai racconti
dei curiosi che vengono a visitarlo o ai momenti in cui la scuola
viene invitata a parlarne. A suo modo questa voglia di riservatezza,
di lavorare lontano dai riflettori, è un valore aggiunto. Al tempo
stesso è un peccato che un esempio virtuoso come questo non sia
conosciuto da tutti.
Ci rivediamo mentre scendiamo lungo la valle che ci
porterà via da Pergola e sentiamo il cuore colmo come quello di chi ha
appena vissuto un'avventura straordinaria. Pensiamo alle parole di
Paolo: "Sai, quest'orto per me è molte cose... è anche il
riscatto di sentire i miei figli orgogliosi perché il loro padre è
un contadino che insegna a scuola". Si, questo è davvero l'Orto
delle Meraviglie!
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Per sentire un racconto sull'orto di
Pergola segui questo link:
http://amisnet.org/agenzia/2014/06/12/dallorto-mensa-scolastica-i-giovani-agricoltori-pergola/