martedì 23 ottobre 2012

Sporchiamoci le mani

Pian piano riprendono le attività didattiche negli orti delle scuole. Qualche giorno fa è toccato alla Scuola dell'infanzia di Nave (LU). E ci siamo sporcati le mani...

Lo abbiamo fatto per una necessità molto semplice: una parte dell'orto alla fine dell'estate aveva bisogno di essere ripristinata per iniziare le colture invernali. I bimbi di tre anni dovevano anche scoprire il nostro strano modo di fare l'orto dentro "grandi scatole". Il sole e l'insolito caldo di questo mite ottobre hanno offerto la migliore delle occasioni e, in un paio d'ore, abbia fatto quanto era necessario.

Alternando le sezioni di 3, 4 e 5 anni, dopo una breve chiacchierata iniziale abbiamo cominciato a "smontare" quello che c'era. Abbiamo tolto le erbacce cresciute negli ultimi mesi, sradicato le piante ormai secche di fagioli "a stringa", rimosso i resti del mais dolce e cominciato a smuovere il terriccio del nostro grande cassone.

Il clima insolito di questi giorni e qualche ulteriore anomalia, ci hanno permesso di studiare la pianta del mais. Non chiedeteci perché, ma mentre tutte le altre sono seccate, una pianta di mais ha deciso di crescere nel mese di settembre e ha proseguito in ottobre. Noi ne abbiamo approfittato per smontarla. Abbiamo osservato le sue infiorescenze, le foglie, la struttura del fusto e le radici. Su queste ci siamo soffermati per un po' perché è sempre bello lo stupore dei bimbi nello scoprire ciò che è sotto i loro occhi ma non si vede.

Così abbiamo parlato delle varie funzioni delle radici, dall'assorbimento di acqua e nutrienti all'ancoraggio e alla funzione idrogeologica delle piante, abbiamo apprezzato quanta terra riescono a trattenere e molto altro.
La zolla di terra che le radici del granturco si sono trascinate dietro l'abbiamo smontata un po' con le mani, per capire quanto le radici siano ostinate nel trattenerla, un po' immergendola in acqua per disgregare la terra e farla allontanare.


Dopo aver smosso il terriccio e aver interrato i resti delle colture, abbiamo aggiunto un po' di stallatico deodorizzato e di terriccio per agricoltura biologica. Poi abbiamo livellato il tutto. Lo abbiamo fatto usando palette, rastrelli e... le mani. Si, avete capito bene: le mani. Perché a noi piace tanto sporcarci le mani per fare cose buone per noi, per la natura e per la collettività!