venerdì 7 giugno 2013

La settimana delle emozioni

30.05.2013 - 06.06.2013... non due date ma una settimana difficile da dimenticare per il progetto degli orti scolastici: la settimana delle emozioni.

Forse non c'è altro modo per raccontarla che fare una cronaca, magari cercando di non celare più di tanto i picchi emozionali vissuti in momenti tra loro diversi ma densi di significati particolari e di nascondere il fatto che, in realtà, si tratta di otto giorni.

Proviamo, così, a partire da giovedì 30 maggio quando, col naso costantemente rivolto all'insù per capire se avremmo avuto sole o l'ennesima pioggia indesiderata, alla Scuola Primaria Forli di Vallecchia (Pietrasanta - LU) abbiamo raccolto le patate. I bambini schierati sulle scale come sulla più importante delle tribune sulle prima hanno temuto che quel loro orto mobile spostatosi come per magia da uno spazio all'altro della scuola offrisse un buon raccolto di sole foglie. Quando abbiamo cominciato a tirare con forza le piante ed è stata estratta la prima non ci sono stati dubbi: le nuove patate c'erano per davvero!!!
E' cominciata la conta per poi arrivare a risolvere un problema di matematica: quante nuove patate si sono ottenute da ogni patata piantata? Tra qualche indugio è arrivata la risposta di chi ha la fortuna di muoversi meglio nel mondo delle divisioni: 17 nuove patate col resto di 3. Una buona resa, non c'è che dire, e un bell'applauso.

Arriva venerdì 31 maggio. E' primo mattino quando alla Scuola Mutti di Strettoia (Pietrasanta - LU) inizia un analogo raccolto che, però, qui ha un significato particolare. Ci troviamo in una scuola senza suolo, cioè priva di una spazio, anche piccolo, nel quale poter coltivare in piena terra. Come se non bastasse, una massiccia invasione di formiche ha prodotto seri danni alle piante quando tutto sembrava andare per il meglio. Vederle erodere i fusticini fino a spezzarli è stata un'occasione per imparare qualcosa ma anche un momento in cui si è temuto il peggio.
Tra qualche timore si comincia a "cavare" le patate dal contenitore in cui le abbiamo coltivate e... sospiro di sollievo: anche qui è andata bene. Sono persino più grandi di quanto ci aspettassimo! Uno dei bambini della scuola ha un'idea che si rivelerà azzeccata e dice "questa portatela con voi domani: vi porterà fortuna!".

Come resistere all'invito? E' così che sabato primo giugno partiamo di buon'ora con destinazione Torino per la premiazione dell'Agricoltura Civica Award 2013. Noi non lo sappiamo perché non c'è stato modo di leggere la posta elettronica prima di partire, ma siamo vincitori del premio "Promozione digitale – Per la miglior comunicazione" assegnato da Redomino, il partner tecnologico del concorso.

Meglio così, perché l'attesa fa crescere l'emozione mentre siamo seduti in quella prima fila. Gomito a gomito premianti e premiati, ma noi non sappiamo ancora di quale premio si tratta. Sfuma quello della categoria "orti condivisi" per la quale siamo finalisti ma su quel palco ci saliamo comunque per ricevere un premio che nasce grazie a noi e ad altri progetti che hanno dimostrato grandi capacità di diffondere nel web le buone pratiche ideate e messe in atto. C'è un motivo di orgoglio in più: siamo il progetto più votato in assoluto tra i 47 finalisti dell'award. Siamo anche gli unici a portare una patata sul palco e non manchiamo di sottolineare che mettere insieme patate e comunicazione digitale non è facile ma è possibile. Qualcuno ci suggerisce di definire il nostro lavoro di comunicazione come "OrtiScolastici2.0".

Le emozioni della giornata non sono finite: dopo la premiazione abbiamo il privilegio di ascoltare (stando a pochi passi da lui) Pierre Rabhi, contadino - filosofo fondatore del "Mouvement Colibrìs". Ci appassioniamo e ci immedesimiamo... a poco a poco ci sentiamo piccoli colibrì che negli orti scolastici si riempiono il becco d'acqua per spegnere un grande incendio, quello della dissociazione tra cibo e consapevolezza di poterlo produrre da soli.

Non basta: incontriamo anche Maria de Biase, una dirigente scolastica di frontiera che nel profondo sud del paese fa cose incredibili tra orti scolastici, cultura della terra e della legalità ed ecomerende. E' lei la protagonista del filmato che vince l'award nella categoria video.


Non c'è neanche il tempo per riprendersi che è di nuovo emozione: lunedì 3 maggio al mattino ci mettiamo al lavoro per far nascere l'orto del Giardino della Lumaca. Siamo di nuovo colibrì con un grande sogno: far nascere e vivere un orto collettivo in uno spazio dedicato alla pedagogia della lumaca e ai diritti naturali dei bimbi e delle bimbe. La partenza è travolgente e l'impegno dei bambini, anche a curare l'orto fuori dall'orario scolastico (la scuola sta per terminare le proprie attività!!!), è grande.

Ci si può fermare? No: la Scuola dell'Infanzia Genny Bibolotti Marsili (Loc. Africa, Pietrasanta - LU) nel pomeriggio festeggia con danze e balli sull'aia la fine del progetto dell'orto scolastico. C'è di nuovo la pioggia ad incombere (è successo molte volte in questo pazzo 2013) ma alla fine i bambini spuntano fuori vestiti come tante damigelle di campagna e tanti butteri per una danza sfrenata e divertente. Impossibile resistere: anche i genitori si buttano nella mischia. poi a piccoli gruppi si va nell'orto, si racconta, si fanno fotografie, ci si chiede che fine abbiano fatto insalate, agli, cipolle, ravanelli e la risposta è semplice: sono nel mercatino prontamente allestito dalla maestre per ricavare un po' di fondi per la scuola. E' questa l'anima sana della comunità che viene fuori incrociando necessità di oggi e tradizione rurale.

Inesorabile arriva il martedì, e siamo al 4 di giugno, ed è ancora un momento importante. Torna in scena la Scuola Primaria di Vallecchia e nei grandi locali della mensa riviviamo, grazie alle fotografie scattate durante l'anno scolastico, il lavoro fatto. La semina del grano, quella specie di erba" che cresce per poi donarci le spighe, le insalate, gli agli, le cipolle e, in ultimo, quelle patate che abbiamo raccolto qualche giorno prima. Arrivano messaggi dei bambini, guardiamo insieme i bei cartelloni realizzati dalle varie classi, poi ci salutiamo con la speranza di rivedersi a settembre per ripartire. Succederà? L'appuntamento minimo e trasformare in farina le cariossidi del grano che ancora deve giungere a maturazione.

Mercoledì 5 giugno: è il giorno della 2^ festa dell'orto alla Scuola Primaria Pascoli di Pietrasanta (LU). Non ci dimentichiamo, però di raccogliere le patate. Siamo in tanti e lo facciamo in due turni: anche qui la resa media è alta, anche se le patate non sono molto grandi. Forse pagano lo scotto di un po' troppa ombra e di una "semina" ritardata dalle piogge. In ogni caso, la stagione è stata intensa e a  scuola sono arrivati il grano, le patate, due turni di lattughe, erbe aromatiche, alberi da frutto e tante belle esperienze.
Giunge l'ora e... parte la festa. Qualche ringraziamento, poi due parole di spiegazione sul lavoro fatto e su quello intrapreso nell'orto del Giardino della Lumaca. Ecco il momento più importante: le dieci classi della scuola leggono i 10 diritti naturali dei bimbi e delle bimbe. Qualcuno si aiuta col microfono mentre le quinte gridano a squarciagola il proprio diritto alle sfumature, a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la Luna e le stelle. Infine il rompete le righe che dà il via alla merenda con pane e pomodoro e alla pesca di beneficenza nella quale fanno capolino i prodotti dell'orto, comprese le spighe del grano sapientemente "rilegate" dalla mani delle molte mamme intervenute.

A questo punto potrebbe davvero bastare ma non c'è tempo di fermarsi: presso la The Bilingual School of Lucca deve nascere un nuovo orto. Un grande cassone di legno è arrivato da poche ore quando il 6 giugno viene posizionato e riempito di terriccio: tutto è pronto per le prime semine e i primi trapianti. Li faremo durante il summer camp 2013, quasi come auspicio per l'avvio delle attività scolastiche vere e proprie che avverrà a settembre. E' ancora emozione: nasce un nuovo orto scolastico!

Forse ci stiamo sbagliando ma ci sembra di vedere un colibrì che sorride...