domenica 3 febbraio 2013

Dall'orto della scuola alla cucina di casa... e ritorno / 2

Seconda puntata degli incontri con i bambini che hanno svolto la ricerca sugli usi in famiglia di due piante utilizzate nelle nostre esperienze di orticoltura didattica a scuola. E' il turno delle scuole Pascoli e Forli del comune di Pietrasanta. E non mancano le soddisfazioni.

In ordine sparso sono comparse semplici testimonianze, come "il babbo usa la cipolla per fare il sugo all'amatriciana", e ricette. Alcune appena abbozzate, altre arricchite di elenchi ingredienti dettagliati e descrizioni minuziose delle modalità di preparazione.

Qualcuno ha allargato gli orizzonti dell'indagine al ruolo di queste piante nella storia e abbiamo scoperto che per gli antichi egizi contavano davvero molto. Correndo il rischio di uscire fuori tema qualcuno ha cercato indovinelli, proverbi e barzellette. Mai è stato più gradita un'uscita fuori tema! In fondo l'orto a scuola è sperimentazione e anche questa ricerca ammetteva la possibilità di un'interpretazione volta ad arricchire le nostre conoscenze, anziché alla mera esecuzione del compito a casa. Su questa strada si è incamminato anche chi ha analizzato la leggendaria funzione dell'aglio nel contrasto ai vampiri.

Non ce ne vorranno gli altri, ma due casi dobbiamo proprio segnalarli in modo particolare.

Uno riguarda una bambina della Scuola Pascoli di Pietrasanta che ha ideato e scritto una storia dal titolo "La cipolla ballerina". Originale, simpatica e ben scritta, si tratta della storia di una cipolla socievole che si inventa un ballo nel bel mezzo dell'orto. All'inizio gli altri ortaggi la applaudono ma quando nel ballo la cipolla comincia a sbucciarsi arrivano i problemi. Gli ortaggi iniziano a piangere e l'orto viene invaso dalle lacrime. La cipolla ballerina, forte di quest'esperienza, si specializza nel raccontare barzellette: in questo modo continua a socializzare ma senza far piangere. Brava Swan!

L'altro caso davvero speciale riguarda, invece, la classe quarta della scuola primaria di Vallecchia. L'insegnante ha coinvolto la classe in una vera e propria analisi statistica dei dati raccolti durante l'indagine in famiglia e sulla lavagna sono comparsi veri e propri istogrammi che suggellano il predominio assoluto dell'uso di aglio e cipolla nella preparazione di sughi e condimenti. Brava Maestra Alessandra e bravi ragazzi!

Nel complesso l'operazione "uscita dall'orto" ha avuto pieno successo: dal piantare l'aglio siamo passati ad un allargamento degli orizzonti che mette insieme la storia, la tradizione, l'arte culinaria e la statistica. Niente male per esser partiti da qualche spicchio d'aglio piantato prima di Natale...