domenica 13 luglio 2014

Un anno di orto nell'UNESCO associated schools network

Da circa un anno il nostro progetto ha incontrato la The Bilingual School of Lucca e grazie a questo è sbarcato nel mondo dell'UNESCO associated school network. L'orto scolastico è diventato uno dei pilastri del "Progetto UNESCO" della scuola. Proprio per questo ci piace raccontarvi cosa abbiamo fatto attraverso alcuni passaggi della relazione presentata a fine anno.


L'orto della scuola costituisce, a tutti gli effetti, un laboratorio all'aria aperta a supporto della didattica ordinaria e ne valorizza le modalità tese all'apprendimento attraverso l'investigazione. Per questo motivo numerose scelte effettuate durante l'anno scolastico si sono basate più su criteri di natura didattica che agronomica. Come è giusto che accada in un orto didattico, alcuni criteri agronomici sono stati sovvertiti o, più semplicemente, messi in discussione per comprenderne appieno il significato e per capire se abbiano o meno un fondamento logico. Naturalmente a coltivazione è stata svolta secondo tecniche di coltivazione biologica (organic farming) al fine di dimostrare la sostenibilità di questa pratica amichevole nei confronti dell'ambiente.

In accordo con quanto appena detto, alcune delle linee guida nella coltivazione dell'orto sono state le seguenti:


 - La coltivazione è avvenuta utilizzando varie soluzioni tecniche, dall'orto in pieno campo a quello in contenitore ed utilizzando vari tipi di contenitore (di legno, di plastica, con sub-irrigazione e privo di sistema di irrigazione, ecc.) e localizzandolo in diversi spazi della scuola (giardino segreto, giardino, terrazza, ecc.);

- sono state e sono coltivate numerose varietà locali prodotte da un'azienda sementiera locale (Gargini sementi di Lucca) tra le quali ricordiamo le seguenti: la zucchina tonda chiara di Toscana, la zucchina Mora Pisana e la zucchina lunga di Firenze, il fagiolo rampicante Stortino di Lucca, la melanzana tonda violetta di Firenze e altri. Grazie alla collaborazione di altre aziende agricole locali (Az. Florovivaistica CiomeiMarco e Az. Agricola La Genziana di Panini Francesca) sono in coltivazione il Pomodoro Canestrino di Lucca e il Fagiolo Giallorino della Garfagnana; attraverso l'acquisto in occasione di una fiera è stata coltivata la Patata Rossa di Cetica che è tradizionalmente coltivata sulla montagna toscana (principalmente in provincia di Arezzo); 

al fine di coinvolgere i bambini e di stimolare la loro attenzione ed interesse sono stati coltivati e sono in coltivazione ortaggi con caratteristiche particolari, come la Patate Vitelotte con la pasta di colore viola, le zucchine gialle e i pomodori neri e gialli (che ancora devono maturare);


- la coltivazione delle patate è stata al centro di una piccola sperimentazione che ha messo a confronto diverse modalità di coltivazione della stessa specie e varietà; essa è stata coltivata in piena terra e in contenitori con terreni diversificati (terriccio e terra locale, profondità del terreno diversa, ecc.) e con epoche di “semina” diversificate; questo a permesso di confrontare i diversi ritmi e modalità di accrescimento; con una certa sorpresa si è scoperto che il terreno locale, un po' argilloso, ha dato risultati confrontabili con quelli ottenuti con un terriccio per agricoltura biologica e, sopratutto, che una discreta produzione è stata ottenuta anche coltivando in sabbia e pietre;


- in una parcella dell'orto è stato coltivato il grano; questa coltivazione ha fornito l'insegnamento forse più importante poiché al termine del ciclo colturale non è stato possibile fare un raccolto perché gli uccelli hanno mangiato tutti i semi presenti nelle spighe; non poteva esserci modo migliore per comprendere quale sia l'incertezza del risultato in agricoltura;

- al fine di poter affrontare temi come il riuso/riciclo e la chiusura dei cicli della materia è stata realizzata una compostiera riutilizzando materiali disponibili in loco e si è iniziato a riempirla per produrre nel prossimi mesi del compost.

Durante l'anno scolastico, anche al fine di collegare l'orto ai temi dell'educazione alimentare, sono stati mangiati vari ortaggi. In particolare, tre sono stati i momenti di maggiore interesse:
-        la raccolta e consumo sul posto di lattughe cresciute nell'orto in contenitore
-        la raccolta per il consumo a casa dei ravanelli
-        la preparazione a scuola di un vero e proprio primo piatto della cucina italiana, cioè gli “gnocchi di patate al pesto alla genovese”; in questo caso un intervento esterno ha permesso di preparare con il coinvolgimento diretto dei bambini sia il pesto, sia gli gnocchi di patate; al termine il tutto è stato cotto e... mangiato; i bambini hanno dimostrato di gradire questo pasto realizzato in estemporanea e hanno avuto la possibilità di vedere i prodotti dell'orto (aglio, patate, basilico) passare in una sola giornata dal terreno al piatto.

Come previsto, è stata attivata una collaborazione con l'Orto Botanico di Lucca che ha permesso la realizzazione di una visita / laboratorio presso questa importante istituzione. Essa è la prima di una serie di appuntamenti che diventeranno ordinari nei prossimi anni scolastici.

Tra le attività non previste dal progetto che hanno trovato spazio nell'orto e che hanno permesso di diffondere presso una vasta platea il lavoro svolto figura la presentazione del libro “Orticoltura (eroica) urbana” scritto dall'esperto che cura le attività di orticoltura didattica della scuola. In questa  occasione Julia Rhian Saadat, Director of Teaching and Learning della scuola, ha presentato alle persone presenti le attività svolte nell'orto e, soprattutto, le modalità di utilizzo dell'orto a supporto della didattica scolastica ordinaria.