martedì 4 febbraio 2014

Il senso di un corso sugli orti scolastici

E' con alcune parole prese in prestito da Matteo Nicastro, uno dei partecipanti al primo corso su "Orti scolastici e orticoltura didattica a scuola" che ci piace aprire questo post:

L'orto [scolastico] deve essere aperto e condiviso, altrimenti cessa la propria ragione di esistere.

Le usiamo perché sintetizzano bene uno dei tanti messaggi trasmessi nei due giorni che hanno aperto il mese di febbraio durante i quali si è svolto il corso organizzato con AiCARE e ospitato nei locali della The Bilingual School of Lucca e negli spazi esterni della stessa scuola e di quella dell'infanzia di Nave (LU).
Il corso ha affrontato temi come la differenza tra fare un orto scolastico e condurre esperienze di orticoltura didattica a scuola, i “perché” di un orto scolastico e le soluzioni tecniche per realizzare un'esperienza di orticoltura didattica in ogni scuola. Si è parlato anche di degli attori dell'orto scolastico e rispettivi ruoli tecnici e pedagogici, dei costi dell'orto scolastico e della loro copertura. Il continuo confronto tra i partecipanti al corso, le riflessioni fatte visitando due orti scolastici e gli innumerevoli spunti offerti dall'imponente archivio fotografico del progetto sono stati gli elementi caratterizzanti del corso che avrà alcune repliche già in questa primavera. La prima è prevista a Roma in aprile.

Torniamo alle parole di apertura: esse campeggiano in una sorta di manifesto che è un inno all'orto scolastico in cui si coltivano i saperi condividendoli, si apprezza il tempo vivendo l'orto, si crea un progetto didattico condividendo idee e proposte. Un vero e proprio progetto aperto che si muove sulla base di un decalogo definito dalla comunità scolastica e dalle famiglie dei bambini che frequentano la scuola.
Questo è il risultato più bello, quello che ci inorgoglisce di più insieme alle parole di una giovane insegnante, Paola Dell'Omarino, che commentando una fotografia pubblicata sulla pagina di Facebook dedicata agli Orti Scolastici ha scritto "La cosa che ho scoperto facendo questo corso è che a piantar semi si coltivano sogni e si raccoglie un futuro luminoso e profumato". Non poteva essere un omaggio migliore alle ore che molte persone hanno condiviso unite da una convinzione fondamentale: l'orto scolastico è un luogo dell'apprendimento che avrà un'importanza sempre maggiore nella scuola del futuro.


[Per vedere una selezione di immagini del corso è possibile cliccare qui.]