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sabato 12 gennaio 2013

Dall'orto della scuola alla cucina di casa... e ritorno / 1

L'orto scolastico, inteso come strumento per imparare, trae giovamento dalle interazioni con ciò che lo circonda. Una delle possibili interazioni è quella con le famiglie dei bambini che vi lavorano.

E' per questo motivo che prima della pausa natalizia abbiamo proposto ai bambini delle scuole primarie di Pietrasanta di fare una piccola indagine. Nel mese di dicembre abbiamo piantato agli e cipolle ed è venuto naturale chiedere ai ragazzi di andare alla scoperta degli usi di queste piante nelle loro famiglie. La fase di restituzione dei risultati di questa indagine è ancora in corso per due scuole, ma i bambini della scuola primaria di Strettoia hanno già avuto modo di raccontarci il risultato della ricerca.

Tra gli aspetti interessanti che sono emersi ci sono le modalità diversificate con cui è stata condotta l'indagine. Qualcuno ha parlato con il genitore che di solito cucina, qualcuno ha intervistato i nonni, altri hanno cercato un approfondimento di carattere bibliografico.

L'insieme di questi approcci ha messo in evidenza molti aspetti. Ricordiamo, per esempio, una forte propensione per l'impiego di aglio e cipolla per la preparazione di piatti a base di pesce, cosa che risulta assai ovvia considerando la vicinanza al mare della comunità in cui operiamo. In molti casi è risultato evidente l'accostamento con altre piante aromatiche utilizzate in cucina. In qualche caso sono state scritte con minuzia di particolari ricette con ingredienti e modalità di preparazione. Quasi sempre è emerso l'uso congiunto di questi due ingredienti con il nobilissimo olio locale. In questo caso non è mancata la necessità di suggerire che si tratta di "olio extravergine di oliva". Abbiamo, così, potuto riflettere sulla "confidenza" che si ha nei confronti di un prodotto di straordinaria qualità (l'olio extravergine di oliva), confidenza che porta a considerare "olio" solo quel prodotto e non altri (quindi quando si dice "olio" si intende quello e non altro!).

Non sono mancati casi in cui è stato evidenziato un rapporto assai difficile con i sapori e gli odori di questi ortaggi o, addirittura, allergie o intolleranze. La provenienza geografica delle famiglie di alcuni bambini è stata sottolineata sia dall'impiego più o meno comune di aglio e cipolla, sia dall'accostamento ad altri ortaggi ed aromi, come il peperoncino.

Di grande interesse sono risultati, poi, gli esiti delle ricerche di carattere bibliografico. Pur essendo meno vocate a creare una relazione tra esperienza nell'orto scolastico ed esperienza delle famiglie, hanno permesso di parlare di alcune caratteristiche di queste piante che sono alla base del loro impiego, come la natura antisettica di alcuni loro componenti e gli usi medicamentosi o mirati alla conservazione degli alimenti che sono stati di grande importanza in passato.

Ovviamente il diverso interesse dei singoli bambini, l'aiuto che hanno avuto dalle famiglie e le loro competenze nell'uso di vari linguaggi hanno determinato risultati molto diversi, soprattutto in termini di modalità di attivazione di un canale comunicativo dall'orto alla famiglia e da questa alla classe. I bambini più piccoli hanno privilegiato il disegno, quelli più grandi la scrittura. Qualcuno,anche grazie ad un po' di improvvisazione, ha preferito la comunicazione verbale non senza qualche sconfinamento in una certa teatralità!